«Fu l’inizio del più bel Natale di cui io abbia memoria. Credo che uno degli aspetti più affascinanti della casa fosse la miriade di piccole cerimonie e missioni interessanti da portare a termine. Rendevano ogni giorno e ogni istante denso di aspettative oppure ricco di piacere: la casa mi aveva accettata e le persone si aprivano come tulipani. Le mattine erano un momento bellissimo: cominciavano con uno strato di nebbia bianca e pura sul terreno, che si era segretamente ricoperto di una scintillante crosta di ghiaccio, come una distesa di stelle luccicanti in un cielo mattutino, mentre un sole dal pallore elegante saliva e asciugava le gocce, rompeva come fosse carta lo strato di ghiaccio del fiume, toccava il boschetto tingendolo di rosso con i suoi raggi sottili. Il porridge colava giù nelle nostre gole come piombo fuso, scaldandoci per la giornata».
«Una vacanza incantevole» / Elizabeth Jane Howard
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